Monte Isola, mappa completa

Percorso storia

L’itinerario accompagna alla scoperta di tracce e memorie storico-artistiche dell’isola. Affreschi di pregio, ville padronali, chiesette di campagna, parrocchiali e l’opera che ha reso nota Monte Isola nel mondo: The Floating Piers.

Foto: Linoolmostudio.it

Introduzione al percorso

L’itinerario accompagna alla scoperta di tracce e memorie storico-artistiche dell’isola. Affreschi di pregio, ville padronali, chiesette di campagna, parrocchiali e l’opera che ha reso nota Monte Isola nel mondo: The Floating Piers.

Foto: Linoolmostudio.it

1Museo delle Tradizioni

Nei locali dell’Infopoint è allestita una mostra permanente
dedicata alle attività della tradizione montisolana. Si compone di una ricca raccolta di utensili per la pesca e la fabbricazione delle reti, fotografie storiche e filmati. Di particolare interesse il naét, la tipica imbarcazione dei pescatori, incastonata nel pavimento e visibile nel soffitto dal piano inferiore.

2Chiesa di San Michele Arcangelo

Dipendente in origine da Sale Marasino, la parrocchia di Peschiera Maraglio divenne autonoma nel XVI secolo. La primitiva costruzione, della fine del Cinquecento, fu sostituita all’inizio del secolo successivo dall’attuale edificio, poi rimaneggiato nel corso del XVIII secolo. La decorazione degli interni è molto ricca, sia per gli stucchi che per gli affreschi.

3Oratorio San Rocco

I dipinti su muro presenti all’interno dell’oratorio sono attribuiti a Girolamo Romanino (1485-1566). Sono raffigurati personaggi maschili circondati da paesaggi tipicamente lacustri. San Rocco, San Sebastiano e un terzo martire, identificato come San Pantaleone, e alle loro spalle sembra essere dipinta Monte Isola circondata dal lago e dalle tipiche barche.

4The Floating Piers

Tra il 18 giugno e il 3 luglio del 2016 l’artista Christo, dopo due anni di lavoro, ha reso fruibile al pubblico la sua magnifica opera di land art: “The Floating Piers”. Il progetto si componeva di una serie di pontili galleggianti ancorati al fondale del lago e rivestiti di tessuto arancione cangiante. I visitatori, che hanno superato il milione, hanno potuto così raggiungere Monte Isola e l’isoletta di San Paolo “camminando sull’acqua”.

5Ulivi di Monte Isola nella pittura del Novecento

I fitti boschi di ulivi di Monte Isola hanno ispirato nei secoli pittori, poeti e fotografi. Particolarmente suggestiva è la via che collega Peschiera Maraglio a Sensole, conosciuta come “La Strada degli Ulivi”, da sempre meta di passeggiate romantiche. A Monte Isola dipinsero per anni il pittore Arturo Tosi e i bresciani Francesco Salodini, Angelo Fiessi e Martino Dolci.

6Rocca Martinengo

L’attuale struttura del castello, costruita intorno alla torre circolare di avvistamento, fu realizzata dalla famiglia iseana degli Oldofredi nel XIV secolo. Nel corso dei secoli vide diverse proprietà, dalla famiglia Martinengo, che la trasformò in residenza, ai Salvadego e, infine, nel ‘900 alla famiglia Mascheroni di Monza che lo sistemò conservando le antiche strutture.

7Chiesa di San Severino

Costruita nel XVIII secolo in sostituzione di un più antico edificio religioso, si presenta come un oratorio campestre con facciata a capanna. All’interno si trovano la tela raffigurante la Madonna con il Bambino e San Severino, opera dell’ambito di Antonio Gandino, e una statua di San Severino di Vincenzo Vinatzer (XX sec.).

8Santuario della Madonna della Ceriola

A 600 metri, tra boschi di castagni e antiche rocce dolomitiche sorge il Santuario della Madonna della Ceriola (XIII secolo), la prima chiesa dell’isola. La Madonna, protettrice non solo dei montisolani ma di tutto il lago, è raffigurata in un’opera lignea del XII secolo, intagliata in un tronco di cerro (da cui probabilmente deriva il nome Ceriola).

9Chiesa di San Rocco

Parte di un agglomerato di case di origine medievale, sin dal XV secolo la chiesa era il luogo di culto per la popolazione impossibilitata a raggiungere la parrocchiale . L’interno a navata unica, tipico delle chiesette campestri, ospita diversi affreschi dedicati a San Rocco, attribuibili alla bottega dell’iseano Domenico Voltolini.

10Chiesa dei Santi Faustino e Giovita

Dedicata ai Santi martiri bresciani, la chiesa fu edificata nel XVI secolo ad aula unica. Tra il 1735 e il 1754 fu ricostruita nello stesso luogo con una struttura architettonica che richiama, per la sua monumentalità, modelli romani. Al suo interno, si possono ammirare affreschi settecenteschi e l’Ultima Cena di Ottavio Amigoni, uno dei più originali fra i pittori bresciani del ‘600.

11Villa Ferrata

Villa Ferrata, o Villa Solitudo, è un edificio cinquecentesco restaurato all’inizio del Novecento. L’ala verso il lago termina con una bella loggia trabeata; aderente al corpo della villa è stata eretta una cappella seicentesca. Sul portale vi è scolpito lo stemma Fenaroli, la famiglia cui si deve la costruzione. Dietro la villa si estende un ampio brolo chiuso, con viti ed ulivi.

12Chiesa di San Giovanni Battista

Fu edificata nella prima metà del ‘700 in luogo di un edificio religioso del XV secolo. L’interno ospita una cappella dedicata alla Santa Croce, cui la cittadinanza devota dedica le solennità quinquennali. Degna di nota è la decorazione murale delle volte che sovrastano l’abside e l’aula, ricondotta a Domenico Voltolini.

Introduzione al percorso

L’itinerario accompagna alla scoperta di tracce e memorie storico-artistiche dell’isola. Affreschi di pregio, ville padronali, chiesette di campagna, parrocchiali e l’opera che ha reso nota Monte Isola nel mondo: The Floating Piers.

Foto: Linoolmostudio.it

1Museo delle Tradizioni

Nei locali dell’Infopoint è allestita una mostra permanente
dedicata alle attività della tradizione montisolana. Si compone di una ricca raccolta di utensili per la pesca e la fabbricazione delle reti, fotografie storiche e filmati. Di particolare interesse il naét, la tipica imbarcazione dei pescatori, incastonata nel pavimento e visibile nel soffitto dal piano inferiore.

2Chiesa di San Michele Arcangelo

Dipendente in origine da Sale Marasino, la parrocchia di Peschiera Maraglio divenne autonoma nel XVI secolo. La primitiva costruzione, della fine del Cinquecento, fu sostituita all’inizio del secolo successivo dall’attuale edificio, poi rimaneggiato nel corso del XVIII secolo. La decorazione degli interni è molto ricca, sia per gli stucchi che per gli affreschi.

3Oratorio San Rocco

I dipinti su muro presenti all’interno dell’oratorio sono attribuiti a Girolamo Romanino (1485-1566). Sono raffigurati personaggi maschili circondati da paesaggi tipicamente lacustri. San Rocco, San Sebastiano e un terzo martire, identificato come San Pantaleone, e alle loro spalle sembra essere dipinta Monte Isola circondata dal lago e dalle tipiche barche.

4The Floating Piers

Tra il 18 giugno e il 3 luglio del 2016 l’artista Christo, dopo due anni di lavoro, ha reso fruibile al pubblico la sua magnifica opera di land art: “The Floating Piers”. Il progetto si componeva di una serie di pontili galleggianti ancorati al fondale del lago e rivestiti di tessuto arancione cangiante. I visitatori, che hanno superato il milione, hanno potuto così raggiungere Monte Isola e l’isoletta di San Paolo “camminando sull’acqua”.

5Ulivi di Monte Isola nella pittura del Novecento

I fitti boschi di ulivi di Monte Isola hanno ispirato nei secoli pittori, poeti e fotografi. Particolarmente suggestiva è la via che collega Peschiera Maraglio a Sensole, conosciuta come “La Strada degli Ulivi”, da sempre meta di passeggiate romantiche. A Monte Isola dipinsero per anni il pittore Arturo Tosi e i bresciani Francesco Salodini, Angelo Fiessi e Martino Dolci.

6Rocca Martinengo

L’attuale struttura del castello, costruita intorno alla torre circolare di avvistamento, fu realizzata dalla famiglia iseana degli Oldofredi nel XIV secolo. Nel corso dei secoli vide diverse proprietà, dalla famiglia Martinengo, che la trasformò in residenza, ai Salvadego e, infine, nel ‘900 alla famiglia Mascheroni di Monza che lo sistemò conservando le antiche strutture.

7Chiesa di San Severino

Costruita nel XVIII secolo in sostituzione di un più antico edificio religioso, si presenta come un oratorio campestre con facciata a capanna. All’interno si trovano la tela raffigurante la Madonna con il Bambino e San Severino, opera dell’ambito di Antonio Gandino, e una statua di San Severino di Vincenzo Vinatzer (XX sec.).

8Santuario della Madonna della Ceriola

A 600 metri, tra boschi di castagni e antiche rocce dolomitiche sorge il Santuario della Madonna della Ceriola (XIII secolo), la prima chiesa dell’isola. La Madonna, protettrice non solo dei montisolani ma di tutto il lago, è raffigurata in un’opera lignea del XII secolo, intagliata in un tronco di cerro (da cui probabilmente deriva il nome Ceriola).

9Chiesa di San Rocco

Parte di un agglomerato di case di origine medievale, sin dal XV secolo la chiesa era il luogo di culto per la popolazione impossibilitata a raggiungere la parrocchiale . L’interno a navata unica, tipico delle chiesette campestri, ospita diversi affreschi dedicati a San Rocco, attribuibili alla bottega dell’iseano Domenico Voltolini.

10Chiesa dei Santi Faustino e Giovita

Dedicata ai Santi martiri bresciani, la chiesa fu edificata nel XVI secolo ad aula unica. Tra il 1735 e il 1754 fu ricostruita nello stesso luogo con una struttura architettonica che richiama, per la sua monumentalità, modelli romani. Al suo interno, si possono ammirare affreschi settecenteschi e l’Ultima Cena di Ottavio Amigoni, uno dei più originali fra i pittori bresciani del ‘600.

11Villa Ferrata

Villa Ferrata, o Villa Solitudo, è un edificio cinquecentesco restaurato all’inizio del Novecento. L’ala verso il lago termina con una bella loggia trabeata; aderente al corpo della villa è stata eretta una cappella seicentesca. Sul portale vi è scolpito lo stemma Fenaroli, la famiglia cui si deve la costruzione. Dietro la villa si estende un ampio brolo chiuso, con viti ed ulivi.

12Chiesa di San Giovanni Battista

Fu edificata nella prima metà del ‘700 in luogo di un edificio religioso del XV secolo. L’interno ospita una cappella dedicata alla Santa Croce, cui la cittadinanza devota dedica le solennità quinquennali. Degna di nota è la decorazione murale delle volte che sovrastano l’abside e l’aula, ricondotta a Domenico Voltolini.