Arte e cultura - Ville e castelli

Isola di San Paolo

Il convento di S. Paolo nasce e si sviluppa, con il passare di molti anni, sopra un isolotto che all’inizio era considerato uno scoglio deserto e abbandonato. La denominazione S. Paolo è data dal motivo che l’apostolo Paolo fosse un navigatore che tante volte affrontò e superò le bufere del mar Mediterraneo: sembra così un’identificazione benefica della funzione di rifugio che aveva questo scoglio. Nel XI secolo l’isolotto passò di proprietà della famiglia dei Mozzi, che se ne era impossessata probabilmente illegalmente. Nel 1091 i Mozzi lo restituirono o lo donarono ai monaci cluniacensi, che vi instaurarono un priorato, dipendente però dal monastero bergamasco di S. Paolo D’Aragon in Val Cavallina.
Il “monasterium exemptum S.t. Pauli in insula Lacus” passò poi di proprietà ( per compera o per usurpazione?) della nobile famiglia Fenaroli di Pilzone, che per rispettare antiche tradizioni del luogo, sacro alla contemplazione, alla preghiera e all’ospitalità, lo cedette ai frati Minori dell’Osservanza, mantenendo però con riserbo la sepoltura gentilizia. Alessandro Fenaroli fu il fondatore del monastero degli Osservanti, morto nel 1525 e sepolto nella chiesa di S. Paolo, davanti alla cappella dell’Immacolata, che aveva eretto a sue spese. Sulla scritta sepolcrale del Rinaldi si afferma che egli fu devoto costruttore di questo convento e si riporta la data 1490, che gli storici francescani danno come probabile anno d’erezione.

I successori del Fenaroli fecero dipingere nel chiostro il loro stemma nobiliare per confermare il loro patronato gentilizio del convento, su cui loro ebbero continuo beneficio fino alla soppressione che avvenne nel Gennaio 1783. Così i 14 frati furono trasferiti nel convento di S. Francesco d’Iseo e l’isola divenne di proprietà privata. Ora è diventata una casa per villeggiature estive e non rimane più niente né della chiesa né del chiostro antico.

Foto: Linoolmostudio.it, Oscar Colosio